L’Unione Europea ha sempre riconosciuto l’importanza di garantire un ambiente sicuro e salubre per i suoi cittadini. Quando si tratta di radon, un gas radioattivo naturale, l’UE ha stabilito una serie di linee guida e regolamenti per mitigare i rischi associati all’esposizione a questo gas. Questa sezione esplora in dettaglio come le normative europee sul radon si integrano con le leggi nazionali dei vari Stati membri, fornendo un quadro complessivo per la gestione del radon a livello europeo.
Una pietra miliare nelle normative europee sul radon è rappresentata dalla Raccomandazione Euratom 143-90, che fornisce indicazioni specifiche per le abitazioni residenziali. Questa raccomandazione è stata ulteriormente integrata dal Dlgs 101/2020 – Art. 19, che ha introdotto norme più stringenti in Italia in linea con gli standard europei.
Inoltre, la Raccomandazione Euratom 928-2001 ha stabilito le indicazioni per le acque destinate al consumo umano, un’area particolarmente importante data la possibilità di esposizione al radon attraverso l’acqua potabile. La Direttiva Euratom 51/2013, recepita dal Dlgs 28/2016, regola ulteriormente le concentrazioni di Radon nell’acqua destinata al consumo umano, garantendo che gli Stati membri adottino misure appropriate per ridurre l’esposizione al radon attraverso le risorse idriche.
La Direttiva Euratom 59/2013 rappresenta un altro passo importante nella regolamentazione del radon a livello europeo. Questa direttiva, recepita nel Dlgs 101/2020, detta nuove disposizioni per la salvaguardia della popolazione dalle radiazioni ionizzanti, inclusa l’esposizione al radon.
Queste normative europee non solo stabiliscono un framework per la gestione del radon, ma incoraggiano anche una stretta collaborazione tra gli Stati membri. Le Linee Guida Lombardia 2011 e la Legge Lombardia 2022 N° 3, per esempio, mostrano come gli Stati membri possano adottare e adattare le linee guida europee alle specifiche circostanze nazionali o regionali.
In sintesi, l’Unione Europea ha creato una solida base normativa per la gestione del radon, promuovendo una gestione efficace del rischio radon attraverso regolamenti armonizzati e una collaborazione transnazionale. Questo approccio consente una migliore comprensione e gestione del rischio radon, contribuendo a garantire un ambiente più sicuro e salubre per tutti i cittadini europei.
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