La Legge Regionale Puglia n. 30 del 3 novembre 2016, pubblicata sul Bollettino Regionale Puglia n. 126 del 4 novembre 2016, ha introdotto norme specifiche in materia di riduzione dell’esposizione alla radioattività naturale derivante dal gas ‘radon’ in ambienti confinati. Questa legge rappresentava un’importante iniziativa a livello regionale per affrontare i rischi associati al radon, contribuendo a migliorare la sicurezza e la salute dei cittadini della regione Puglia.
Il documento forniva una serie di linee guida e raccomandazioni per la misurazione, la valutazione e la mitigazione dell’esposizione al radon, enfatizzando l’importanza di adottare misure preventive e correttive per ridurre i livelli di radon negli ambienti confinati.
Tuttavia, la Legge Regionale Puglia n. 30 è stata successivamente superata dalla pubblicazione del Decreto Legislativo 101 del 31 luglio 2020, che ha introdotto nuove disposizioni a livello nazionale per la gestione dei rischi associati al radon. Questo nuovo decreto ha fornito un quadro normativo aggiornato e più comprensivo per la gestione del radon, rendendo obsolete alcune delle disposizioni precedentemente stabilite dalla Legge Regionale Puglia n. 30.
Nonostante ciò, la Legge Regionale Puglia n. 30 ha rappresentato un passo significativo nella gestione del radon a livello regionale, evidenziando l’importanza di un approccio proattivo e informato per mitigare i rischi associati a questo gas radioattivo. Ha anche fornito un esempio di come le autorità regionali possano intervenire per affrontare specifiche questioni di sicurezza pubblica e ambientale, contribuendo al dibattito nazionale sulle migliori pratiche per la gestione del radon.
In sintesi, la Legge Regionale Puglia n. 30 ha contribuito a gettare le basi per un approccio più informato e strutturato alla gestione del radon nella regione Puglia, fornendo preziose indicazioni e raccomandazioni. Tuttavia, con l’adozione del Decreto Legislativo 101/2020, il quadro normativo per la gestione del radon è stato ulteriormente rafforzato e aggiornato a livello nazionale, assicurando una maggiore coerenza e efficacia nelle misure adottate per mitigare i rischi associati al radon.